PEC personale obbligatoria per gli amministratori: scatta l’obbligo entro giugno 2025
Un nuovo adempimento normativo: cosa cambia
La novità consiste nell’introduzione dell’obbligo di possedere una casella PEC individuale, distinta da quella dell’impresa. Questo significa che ogni amministratore, anche se già in carica, dovrà attivare una propria PEC personale, destinata a comunicazioni ufficiali a pieno valore legale.
Cos’è la PEC e a cosa serve
La Posta Elettronica Certificata permette di inviare documenti e comunicazioni con lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno. Grazie alla tracciabilità e alla sicurezza del sistema, la PEC rappresenta uno strumento essenziale per i rapporti con enti pubblici e soggetti istituzionali.
Tempistiche da rispettare
Il termine per adeguarsi è fissato al 30 giugno 2025. L’obbligo si applica in tre situazioni:
- Nomina di un nuovo amministratore: la PEC personale va comunicata al momento della registrazione.
- Rinnovo di cariche: l’indirizzo PEC deve essere incluso nella documentazione del rinnovo.
- Amministratori già in carica: è necessario inviare la propria PEC al Registro Imprese entro la scadenza.
Cosa rischia chi non si adegua
Omettere la comunicazione comporta il rischio di incorrere in sanzioni fino a 1.032 euro, oltre a potenziali difficoltà nella gestione delle pratiche societarie. Dotarsi della PEC personale diventa quindi una priorità, non solo per evitare multe, ma anche per garantire una gestione più fluida e conforme alle norme.
Un passo verso una comunicazione più efficiente
Adeguarsi a questo obbligo consente di rafforzare l’affidabilità delle comunicazioni, semplificare i rapporti con la Pubblica Amministrazione e migliorare l’efficienza organizzativa. In un contesto sempre più digitale, la PEC personale rappresenta un tassello importante per una governance moderna e trasparente.
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